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"Un fiore nel cemento": l'Uisp al Circo Massimo con Libera

L'Uisp a Roma per la Giornata della memoria e dell'impegno, con i ragazzi di Caivano del progetto "La bellezza necessaria". Video e racconti

 

"Un fiore nel cemento": è stato questo lo striscione con il quale l'Uisp ha partecipato al corteo promosso da Libera che ieri ha attraversato le strade di Roma, sino al Circo Massimo. Oggi lo stesso striscione sarà a Caivano per una giornata di giochi e sport che Uisp Campania e Libera organizzano a Caivano, nell'ambito del progetto La bellezza necessaria, sostenuto da Con i Bambini.

Antonio Marciano, presidente Uisp Campania, ha presentato l'iniziativa nell'edizione di venerdì 22 marzo del Giornale Radio Sociale. ASCOLTA L'AUDIO

Ieri, giovedi 21 marzo, primo giorno di Primavera, L’Uisp era lì al fianco di Libera e di don Luigi Ciotti con una delle sue esperienze più incisive per la legalità e contro la criminalità, insieme ai ragazzi e alle ragazze di Caivano. Con un obiettivo: riappropriarsi degli spazi pubblici, delle strade, dei quartieri e delle città anche grazie allo sport sociale e per tutte e tutti.

Tiziano Pesce, presidente Uisp nazionale, era presente alla manifestazione e si è alternato sul palco nella lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia, insieme ad altri esponenti della società civile, del mondo sindacale e politico, dell'informazione.

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“L’Uisp è al fianco di Libera in questa giornata - ha detto Pesce - come accade da 29 anni, in ricordo e in memoria delle vittime innocenti delle mafie. Siamo e saremo sempre con don Luigi Ciotti e Libera, straordinaria associazione che lo stesso Ciotti insieme a tanti altri enti di terzo settore, tra cui l’Uisp, contribuì a fondare e di cui continua a essere socia. Ogni giorno ci occupiamo della promozione dei diritti legando lo sport sociale e di cittadinanza ai temi della legalità. Quest'anno la nostra presenza assume un significato ancora più importante: siamo insieme ad una delegazione di operatori e ragazzi del progetto ‘La bellezza necessaria’ che l’Uisp, attraverso Uisp Campania, porta avanti da tempo in un territorio particolarmente complicato come Caivano. Sono anche i giorni del prosieguo di importanti attività della comunità educante insieme ad altre realtà di terzo settore proprio a Caivano. Un preciso impegno che oggi vogliamo con rilanciare con forza”.

"Dobbiamo rasformare la memoria del passato nell’etica del presente - ha detto don Luigi Ciotti nell'intervento conclusivo - Dobbiamo liberate il passato dal velo delle verita nascoste o manipolate. Dobbiamo prendere le distanze dall’ambiguità della memoria di chi ricorda nella morte cio’ che non ha difeso in vita. Dobbiamo amare il nostro paese, liberarlo da ingenuità e da una certa normalizzazione. Oggi le mafie sono sempre piu tecnologiche e transnazionali. C’è il rischio che l’intelligenza artificiale si trasformi in intelligenza ceiminale". 

"Le donne sono grandi protagoniste sulla faccia della terra - ha detto Ciotti - sono loro che hanno iniziato le battaglie per l’ambiente, per i diritti, per l’uguaglianza. Anche Cristo aveva molte persone che lo seguivano, gli uomini sono stato i primi a ripudiarlo. Solo le donne sono rilaste fino all’ultimo ai piedi di Cristo crocifisso"

Dunque, i ragazzi di Caivano protagonisti di questo momento così importante. Bruno Mazza, dell’associazione “Un’infanzia da vivere” ne racconta la presenza: “Sono qui in rappresentanza dell’associazione e dell’Uisp che da alcuni anni sostiene le attività nel Parco Verde a Caivano. Tutto questo anche grazie anche a Fondazione con il Sud e al progetto ‘La Bellezza necessaria’. Sono anni che combattiamo ogni giorno, sul territorio, la criminalità organizzata e, pertanto, per noi era importante essere qui oggi con i ragazzi di Caivano. Sono ragazze e ragazzi del territorio abitano a Caivano da un po’ di anni. Collaborano, ci aiutano e ci sostengono su tutte le attività di riqualificazione degli spazi aperti nel Parco Verde. Qui con noi c'è un ragazzo che ci aiuta a sistemare le aiuole gli orti sociali mentre Martina ci dà una mano anche con i doposcuola e con i bambini”.

Proprio Martina, una ragazza di Caivano, racconta la sua esperienza: “Sono per la prima volta a Roma per manifestare contro tutte le mafie e per la legalità. Ciò che mi spinge e che mi fa essere qui oggi è un sentimento d'amore profondo. Attraverso lo sport noi ragazze e ragazzi socializziamo, creiamo nuove amicizie e di comunità. In tutto questo lo sport è fondamentale, è vita! Allo stesso modo è importante l'aiuto verso l'altro e, per ciò che mi riguarda, verso i bambini più piccoli grazie a momenti come il doposcuola”. (a cura di Ivano Maiorella, hanno collaborato: Francesca Spanò, Miriam Palma, Edoardo Arturo Scali).

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